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Forum Tomizza - cenni storici

UMAGO, GLI INIZI: TOMIZZA E NOI

Lo scrittore Fulvio Tomizza morì a Trieste il 21 maggio 1999 e la cerimonia funebre si svolse il 5 giugno a Matterada, nei pressi di Umago. Su iniziativa di Milan Rakovac (scrittore istriano, traduttore di Fulvio Tomizza e suo amico), gli scrittori presenti e i rappresentanti della Città di Umago aprono il dialogo su una manifestazione degna dell’importanza di questo grande scrittore italiano e istriano.

In occasione del primo anniversario della morte di Tomizza, il 27 e 28 maggio del 2000 a Umago viene organizzato il primo convegno letterario internazionale intitolato “Tomizza e noi”. Il comitato d’iniziativa, che riuniva noti scrittori e amici di Fulvio Tomizza, era presieduto dall’ideatore del convegno Milan Rakovac e composto dai membri Nelida Milani-Kruljac, Ciril Zlobec, Ulderico Bernardi, Elvio Guagnini e Johann Strutz. Del comitato organizzativo, invece, facevano parte Vlado Kraljević (sindaco di Umago), Floriana Bassanese Radin (Comunità degli Italiani di Umago), Narcisa Bolšec-Ferri (Museo della città di Umago) e Neda Fanuko (Università popolare aperta “Ante Babić”). Il convegno viene (tutt’oggi) patrocinato dal Ministero della cultura della Repubblica di Croazia e dalla Regione Istriana e onorato dalla presenza di funzionari statali e regionali. La manifestazione termina con la commemorazione sulla tomba di Tomizza a Matterada, divenuta poi tradizione, e i partecipanti al convegno visitano la casa nativa a Momichia, dove Tomizza scrisse molti dei suoi romanzi.

Nello stesso anno viene accordato anche il primo progetto editoriale umaghese, ovvero la traduzione croata di Ljiljana Avirović del romanzo “La visitatrice” (Posjetiteljica) di Fulvio Tomizza. A novembre vengono presentati gli atti del primo convegno, pubblicati di seguito regolarmente dal 2000 al 2003, mentre le relazioni presentate alla parte triestina del convegno (2005 - 2007) vengono pubblicate nel 2008. Le traduzioni croate delle opere di Tomizza escono a Umago regolarmente fino a oggi (vedi bibliografia!).

Nei primi anni, l’organizzatore principale del convegno è l’Università popolare aperta “Ante Babić”. Un grande contributo personale è stato dato dalla professoressa Neda Fanuko, direttrice dell’Università dal 2000 al 2003, e da Nives Franić, responsabile della Biblioteca civica Umago (all’epoca parte dell’Università popolare). Nel 2005 Neven Ušumović assume il ruolo di dirigente della Biblioteca, che il 1 ottobre 2006 diventa istituzione indipendente e in tal veste si prende a carico l’organizzazione del convegno. Riconosciutone l’impegno e la qualità da parte degli esperti, l’Associazione dei bibliotecari istriani assegna a questa alquanto giovane istituzione il premio NAJprojekt per il Forum Tomizza come miglior progetto nel 2018.

Nelle prime tre edizioni (2000 - 2002) il convegno si occupa prevalentemente della vita e dell’opera letteraria di Tomizza, mentre in seguito l’interesse si sposta sulla tematizzazione del concetto di frontiera in tutti i suoi aspetti politici, sociologici e culturali.    Queste modifiche si riflettono anche nel cambiamento del nome del convegno, che nel 2006 da “Tomizza e noi” (2000-2005) cambia in “Forum Tomizza”. 

L’identità visuale della manifestazione fino al 2012 è assegnata al fotografo e grafico istriano Sergio Gobbo, mentre dal 2013 la stessa viene creata da Maja Briski, storica dell’arte, e Zaneto Paulin, fotografo e grafico.

 

 

CAPODISTRIA E IN SEGUITO TRIESTE!                            

Nel 2001 la manifestazione “Tomizza e noi” fa il suo sbarco vittorioso a Capodistria, come risultato dell’immenso impegno di Irena Urbič, attivista culturale e presidentessa del consiglio organizzativo. Il 1 giugno 2001 il simposio inizia a Umago nel palazzo municipale, per poi continuare nel pomeriggio a Capodistria nel palazzo pretorio. Il convegno è solennemente aperto dai rappresentanti della Repubblica di Slovenia e della Città di Capodistria. In questa occasione viene organizzata una visita alla Radio Koper dove Tomizza lavorò da giovane. La manifestazione è sponsorizzata dal Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia e dalla Città di Capodistria.

Alla fine dello stesso anno, a Umago apre uno spazio nuovo dedicato a Tomizza e ai suoi ammiratori. Infatti, il 17 novembre 2001 la Comunità degli Italiani di Umago si trasferisce nella nuova sede e, in ricordo di questo grande scrittore, cambia nome in Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”. Dal 2002 il convegno viene organizzato dall’Università popolare in collaborazione con la Comunità e si svolge proprio nella sede della stessa.

Grazie alla professoressa e traduttrice Ljiljana Avirović, nel 2002 la manifestazione viene tenuta per la prima volta anche a Trieste, al Narodni dom sede della Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori. In tal modo l’itinerario biografico di Tomizza e la struttura principale della manifestazione assumono una loro struttura definitiva. Al convegno partecipa anche il console della Repubblica di Croazia a Trieste.

Dal 2002 il quotidiano Primorske novice (dove Irena Urbič è impiegata) diventa organizzatore principale della manifestazione, e la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di anno in anno dà un contributo sempre maggiore.

Dal 2004 le esibizioni poetico-musicali, che chiudevano il convegno scientifico-letterario, vanno a “formalizzarsi”. Sotto il nome ISTRART (dal 2006 ARTISTRA) vengono ideate esibizioni maratoniche di poeti e musicisti, prevalentemente dall’Istria e dalle regioni confinanti. In tal modo la manifestazione assume un tono “festivalesco”, aprendosi a un pubblico più vasto.

Che l’impegno personale fosse di vitale importanza per il mantenimento di questi incontri, lo conferma il fatto che solo nel 2005, quando all’organizzazione si unisce la poetessa e traduttrice Patrizia Vascotto di Trieste in veste di presidentessa del Gruppo 85 - Skupina 85, viene stabilito “l’equilibrio” a livello di programma tra le tre città di Tomizza. Infatti, nel 2003 e nel 2004 gli incontri in Italia si presentano con un programma d’apertura modesto nella Scuola elementare “Fulvio Tomizza” di San Dorligo della Valle. Ma nel 2005, oltre alla sopracitata associazione di Patrizia Vascotto, l’organizzazione viene arricchita con l’adesione dell’associazione culturale Altamarea di Trieste.

 

FORUM TOMIZZA, LAPIS HISTRIAE E ITINERARI

            Il 2006 è l’anno cruciale in cui viene realizzato il nuovo concetto di questa manifestazione dedicata a Fulvio Tomizza: il contenuto del programma si apre a tematiche d’attualità e si intensifica l’impegno sociale e artistico degli incontri. Tale cambiamento viene segnato anche dal cambiamento del nome, che da “Tomizza e noi” cambia in “Forum Tomizza”. Si cercano nuovi modi per includere un pubblico più ampio ed evitare l’elitismo e l'ermetismo accademico. Vengono quindi avviati due nuovi progetti, il Concorso internazionale per prosa breve Lapis Histriae e gli Itinerari tomizziani, mantenutisi fino ad oggi.

            Il Concorso internazionale per prosa breve propone lo stesso tema del convegno Forum Tomizza. In tal modo, tutti gli scrittori che scrivono in italiano, sloveno, croato, serbo, bosniaco e montenegrino hanno la possibilità di dare il loro contributo al tema principale. Dal 2006 ogni fine anno viene pubblicata una raccolta dei migliori racconti. (Vedi allegato per ulteriori informazioni sul concorso)

Nella prima edizione del concorso letterario vengono assegnati due premi. Uno per la “variante linguistica stocava” (croato, serbo, bosniaco, montenegrino), patrocinato dalla ditta umaghese Sipro d.o.o. (direttrice Vesna Žmak), e uno per il racconto in lingua italiana, patrocinato dall’associazione Altamarea di Trieste (presidentessa Rina Anna Rusconi). Il premio Lapis Histriae per i racconti in lingua slovena non viene assegnato per scarso interesse. I racconti vincitori ricevono 500 euro ciascuno, nonché la statuetta realizzata tutt’ora dallo scultore Ljubo de Karina. I migliori racconti vengono pubblicati lo stesso anno grazie alla donazione della ditta umaghese Etigraf d.o.o.

Gli Itinerari tomizziani, annunciati durante il convegno del 2005, sono il secondo progetto iniziato nel 2006. Ogni città inclusa nel progetto sviluppa una sua variante dell’itinerario in base alle proprie possibilità e circostanze.

L’organizzatrice del Forum Patrizia Vascotto e la giornalista Stella Rasman hanno il ruolo principale nella realizzazione degli itinerari a Trieste. Il 24 maggio 2006 nel Narodni dom di Trieste si svolge una ricca serata letteraria dedicata agli Itinerari tomizziani. Tali incontri/letture si ripropongono a Trieste anche negli anni seguenti e inoltre si parte con l’elemento chiave: le passeggiate guidate. L’intenso studio degli itinerari porta a Trieste anche alla loro pubblicazione in forma cartacea. Nel 2009 esce l’edizione italiano-slovena realizzata da Rasman e Vascotto intitolata “Itinerari Tomizziani a Trieste / Tomizzove poti po Trstu”. Mentre nel 2013 la casa editrice Comunicarte Edizioni di Trieste (di cui proprietario Massimiliano Schiozzi) pubblica in collaborazione con la Biblioteca civica Attilio Hortis dei depliant multilingue con mappe degli itinerari nonché una nuova, ridisegnata edizione italiano-inglese del libro di Stella Rasman e Patrizia Vascotto.

Il progetto degli itinerari a Capodistria viene realizzato dalla professoressa Jasna Čebron; dal 2007 nell’ambito del Forum Tomizza gli ospiti del convegno partecipano alle passeggiate alle quali prendono parte anche i cittadini di Capodistria e un vasto pubblico. Nel 2014 il Club culturale di Capodistria, in collaborazione con la Biblioteca centrale Srečko Vilhar Capodistria e la Comunità degli Italiani di Capodistria “Santorio Santorio”, pubblica un depliant bilingue con mappa e informazioni biobibliografiche di base, intitolato Capodistria agli occhi di Tomizza .

A Umago gli itinerari vengono organizzati dalla Biblioteca civica Umago in collaborazione con la Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”. Essi sono il risultato del grande impegno del fotografo Gianfranco Abrami, dell’allora assessore alle attività sociali della Città di Umago Dimitrij Sušanj, della bibliotecaria Ivana Martinčić e del direttore della Biblioteca civica Neven Ušumović. Sono loro a realizzare nel 2009 la pubblicazione croato-italiana “Tomizzini itinerari / Itinerari Tomizziani”, finanziata dalla Città di Umago. Gli itinerari vengono realizzati sporadicamente; il maggior progresso viene fatto dall’italianista Sanja Roić, che viene in Istria con i suoi studenti (Facoltà di lettere e filosofia di Zagabria) e organizza gite lungo gli itinerari letterari tomizziani da Umago a Trieste.

Il 2006 sarà ricordato anche come l’anno del progetto “Poeti di due minoranze”, nell’ambito del quale poeti della minoranza slovena in Italia e quelli della minoranza italiana in Slovenia si sono esibiti insieme a Trieste e a Capodistria.

Nello stesso anno, per la prima volta si organizzano a Umago la mostra e la presentazione del libro nella Galleria Marin, gestita dall’artista e performer Slavica Marin. Fino a oggi la galleria è una fermata obbligatoria del programma del Forum Tomizza a Umago: Slavica Marin riceve gli ospiti del Forum presentando i suoi performance, si organizzano mostre di noti artisti, si promuovono libri legati alla manifestazione e si leggono poesie.

Nel 2007 l’organizzazione del concorso letterario Lapisa Histriae si semplifica e si stabilisce un modello che si mantiene fino ad oggi: la giuria è composta da tre membri, viene assegnato un solo premio per tutti e tre i gruppi linguistici, il premio viene donato dalla ditta umaghese SIPRO d.o.o. (all’inizio 500 euro, ma col tempo arriva a 8.000,00 kune, ovvero più di 1.000,00 euro). Il primo logo del Lapis è stato realizzato da Marko Mihalinec (designer dell’identità visuale della Biblioteca civica Umago). Alla fine di ogni anno, la Biblioteca pubblica una raccolta dei migliori racconti pervenuti al concorso, la cui stampa viene finanziata dalla Città di Umago. Dal 2008, ogni anno al concorso pervengono almeno 100 racconti brevi.

Il passo più grande nel 2008 è stato fatto con l’adesione dell’Università del Litorale di Capodistria all’organizzazione del simposio. Una stabile e intensa collaborazione con gli atenei è una delle priorità strategiche del Forum Tomizza; anche perché la manifestazione dai suoi inizi viene ideata come un convegno scientifico-letterario. Molti sono i professori degli atenei di Capodistria, Trieste, Pola, Fiume, Zagabria, Lubiana, Venezia… che hanno partecipato ai vari programmi della manifestazione. Sfortunatamente, a causa di esigenze organizzative, non si è mai realizzata una regolare collaborazione a livello d’inclusione degli studenti nel programma.

Nello stesso anno gli organizzatori del Forum Tomizza concorrono al bando di concorso per i fondi europei del programma Culture (2007-2013). La domanda di candidatura viene compilata da Irena Urbič (Primorske novice, Capodistria), Patrizia Vascotto (Gruppo 85 – Skupina 85, Trieste) e Neven Ušumović (Biblioteca civica Umago). L’agenzia slovena Euro Nobile di Nevija Božič ha svolto da supporto durante il processo di candidatura. Nonostante il progetto abbia conseguito un punteggio molto alto, non era sufficiente per ottenere il finanziamento europeo.

Nel 2009 si celebra il decimo anniversario dalla scomparsa di Fulvio Tomizza e la decima edizione della manifestazione Forum Tomizza. In tale occasione, nel cimitero di Materada viene posta la lapide commemorativa sopra la tomba della famiglia Tomizza con la scritta in tre lingue: PASSÒ A MIGLIOR VITA – PRIJEĐE U BOLJI ŽIVOT – ODŠEL V BOLJŠE ŽIVLJENJE – FULVIO TOMIZZA – SCRITTORE – KNJIŽEVNIK – PISATELJ… In occasione della scoperta della lapide vengono lette le frasi finali del più celebre romanzo “La miglior vita” nelle tre lingue.

In occasione della sua decima edizione, il Forum Tomizza ha avviato il suo sito internet www.forumtomizza.com in croato, italiano e sloveno, che viene regolarmente aggiornato dalla Biblioteca civica Umago.

 

FORUM TOMIZZA: NUOVA IMMAGINE

Il 2010 segna importanti progressi a Umago: l'11° Forum Tomizza si conclude solennemente il 29 maggio con la scoperta del busto di Fulvio Tomizza, realizzato dallo scultore Mate Čvrljak di Albona. Il busto viene scoperto da Laura Levi Tomizza, vedova dello scrittore, e da Vili Bassanese, sindaco della città di Umago.

Con il supporto finanziario della Città di Umago e della Regione Istriana, la Biblioteca civica Umago inizia una nuova serie di traduzioni dei romanzi di Tomizza in croato. Dal 2010 ogni due anni la Biblioteca pubblica una traduzione di Lorena Monica Kmet di Buie, redatta poi dall’italianista Sanja Roić di Zagabria, che ne cura inoltre la prefazione. La supervisione dei testi è svolta dai bibliotecari umaghesi Tihana Dežjot Alessio, dottoressa in croatistica, Ivana Martinčić, dottoressa in italianistica, e Neven Ušumović, direttore della Biblioteca. Autore delle fotografie in copertina è Gianfranco Abrami, mentre l’impaginazione e la stampa sono svolte dalla ditta Arty d.o.o. di Umago.

Nel 2010 inizia la collaborazione con la curatrice d’arte Maja Briski e il fotografo Zaneto Paulin (Egoist Artz & Partz), grazie ai quali nella Biblioteca durante la serata di chiusura si esibisce l’artista e performer Ivo Vrtarić. A fine anno Briski e Paulin realizzano la rappresentazione grafica della pubblicazione Lapis Histriae e da allora, di anno in anno, il duo allarga e raffina la dimensione artistica e mediatica del Forum Tomizza.

Nel maggio del 2011 la traduttrice Lorena Monica Kmet riceve il premio della Regione Istriana per la traduzione del romanzo “La ragazza di Petrovia” di Fulvio Tomizza, pubblicata l’anno precedente dalla Biblioteca civica Umago.

Con la pubblicazione del “Bosco di acacie” nel 2012 (traduzione di Lorena Monica Kmet, edizione della Biblioteca civica Umago), la traduzione in croato della “Trilogia istriana” è completata. Infatti, due anni prima lo stesso team ha pubblicato la traduzione del romanzo  “La ragazza di Petrovia”, mentre “Materada”, primo romanzo della trilogia, è stato tradotto nel 1986 da Mate Maras.

Nel 2013 cambia l’identità visuale della manifestazione: il duo Briski e Paulin (Egoist Artz & Partz), artisti e collaboratori del Forum Tomizza, modernizzano l’immagine completa dei contenuti stampati e digitali.

Nello stesso anno, per celebrare l’anniversario di nascita del noto cantautore italiano Sergio Endrigo (1933-2005), che insieme a molti connazionali abbandonò la nativa Pola nel 1947, in occasione del Forum si tiene uno spettacolare concerto nel Teatro di Capodistria, dove viene presentato il CD doppio “1947 - Hommage a Sergio Endrigo” che raccoglie artisti di prim’ordine.

Nel 2014 si consolidano le collaborazioni organizzative. A Capodistria si distinguono il Club culturale (associazione fondata nel 2006), di cui Irena Urbič è rappresentante nonché principale organizzatrice del Forum Tomizza, e la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, di cui è presidente Mario Steffè, noto operatore culturale, nonché collaboratore del Forum Tomizza da molti anni.

A Trieste come partner del Gruppo 85 – Skupina 85 (rappresentato da Patrizia Vascotto), portatore del progetto, si distingue da tempo il Circolo di Cultura istro-veneta “Istria” con il presidente Livio Dorigo.

A Umago apre la Grin Photo Gallery del fotografo e grafico Robert Sironić. Ciò dà una dimensione artistica alle edizioni stampate del concorso letterario Lapis Histriae. Dal 2014 Briski e Paulin, in collaborazione con Sironić, curano indipendentemente l’immagine artistica delle pubblicazioni organizzando mostre multimediali sullo stesso tema del concorso letterario. Il primo passo viene fatto a fine anno con la pubblicazione della raccolta “Lapis Histriae 2014” con incorporati i lavori di 14 rinomati artisti della regione sul tema “In bilico sulla sbarra” (i nomi degli artisti si trovano in un allegato speciale dedicato al Lapis). Negli anni seguenti vengono organizzate mostre a Umago e, sempre più interessanti, a Capodistria (grazie alla Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” e al suo presidente Mario Steffè). Trieste è ovviamente in piano…

Nel 2014 per la prima volta si realizza in modo concreto l’idea di presentare il contenuto del programma del Forum Tomizza durante tutto l’anno (con la manifestazione principale naturalmente a maggio).

All'inizio del 2015 la Biblioteca civica Umago definisce una nuova organizzazione del concorso Lapis Histriae, includendo la Biblioteca civica Attilio Hortis di Trieste e la Biblioteca centrale Srečko Vilhar di Capodistria. Vengono aggiunti nuovi criteri al bando, in base ai quali gli autori, oltre a quella di Umago, possono inviare i propri lavori anche agli indirizzi delle due biblioteche sopracitate in Italia e Slovenia. Per di più, le due biblioteche si inseriscono nella promozione del concorso, il che fa aumentare il numero di testi di qualità provenienti dall’Italia e Slovenia e si riflette anche sul premio.

Per mantenere la continuità del programma, Patrizia Vascotto è assistita da Marino e Martina Vocci, Marko Kravos…

Nel programma capodistriano dello stesso 2015 viene introdotta una novità: nella parte pomeridiana per la prima volta si svolge “Poeta in corso”, dove poeti si esibiscono in strada in vari punti della città. In tal modo si formalizza la tendenza di divisione dei poeti dai musicisti nel programma serale Artistra, da ora in poi dedicato esclusivamente ai concerti. Il programma “Poeta in corso” rappresenta una vera e propria “conquista della strada” dei poeti e assume una dimensione itinerante. A Umago essi si esibiscono nell’attraente spazio della Galleria Marin nel centro storico. Nella parte serale poi, nella Biblioteca prima del concerto il vincitore di Lapis Histriae legge il proprio testo.

Nell’autunno del 2015, dei 671 chilometri di confine con la Croazia, le autorità slovene collocano un filo spinato lungo addirittura 219 chilometri a causa della cosiddetta “crisi dei migranti”. Lo stesso anno in Istria vengono organizzati i primi incontri di protesta contro la pericolosa e brusca demarcazione tra l’Istria slovena e quella croata ai quali partecipano alcuni degli organizzatori del Forum Tomizza (la più attiva Irena Urbič). Col tempo il regime di protezione diventa meno rigido, ma il filo spinato è tuttora lì. La tematica dei migranti diventa motivo costante del Forum Tomizza. Il 2016 verrà ricordato per lo spettacolo satirico di Predrag Lucić e Boris Dežulović, giornalisti del settimanale Feral Tribune, i quali si esibiscono al teatro cittadino di Umago con il programma “Melodije žizze i Tomizze“.

Il Forum Tomizza nasce nel 2000 come omaggio a Fulvio Tomizza. Sfortunatamente, negli ultimi anni alcuni amici intimi e collaboratori del Forum sono “passati a miglior vita”. Di conseguenza, il programma musicale del Forum 2017 a Capodistria e Umago viene dedicato all’artista e musicista Alfredo Lacosegliaz (1953-2016), frequente ospite della manifestazione.

Qui menzioniamo solo alcuni dei tomizziani che non sono più tra noi (dei quali potrete scoprire di più nella pubblicazione sui 20 anni del Forum Tomizza, inpreparazione): Giuseppe Rota (1936-2015), regista di teatro e per molti anni presidente della Comunità degli Italiani di Umago; Ciril Zlobec (1925-2018), grande scrittore sloveno, uno degli ideatori del Forum Tomizza; Daša Drndić (1946-2018), nota scrittrice jugoslava e croata, collaboratrice del Forum Tomizza dai suoi inizi; le persone chiave della manifestazione a Trieste Marino Vocci (1950-2017), giornalista e pubblicista, e Patrizia Vascotto (1955-2018), principale organizzatrice della manifestazione.

All’inizio del 2019, Massimiliano Schiozzi dell’associazione Cizerouno, organizza  presso il Centro d’iniziativa europea l’incontro “Omaggio a Patrizia Vascotto”, dove numerosi collaboratori e amici di Patrizia nei lori interventi e conversazioni informali sottolineano l’importanza di una continuità del Forum Tomizza a Trieste con l’auspicio di un arricchimento di programma.

Nei vent’anni della sua esistenza, il Forum Tomizza da giornata di omaggio a Tomizza si è esteso a Capodistria e Trieste; nelle tre città vicine all’organizzazione della manifestazione hanno partecipato numerose, ispirate e creative persone e istituzioni. Alcuni sono scesi dal triciclo istriano, vi si sono uniti di nuovi. I rappresentanti del potere hanno spesso dato il loro supporto alla manifestazioni in tutti e tre gli stati, ma spesso il supporto lo hanno anche negato. Eppure, il ventenne ce l’ha fatta a sopravvivere e non da segni di stanchezza, anzi il contrario: il tempo cupo dei nuovi conflitti sociali resta la migliore piattaforma per spingere avanti in modo perseverante.